Il cartone ondulato è uno dei materiali più versatili e popolari utilizzati nell’industria del packaging.
Molte aziende utilizzano questo materiale per proteggere e trasportare i loro prodotti, ma non tutti conoscono a fondo le sue caratteristiche e i suoi vantaggi. In questo articolo, esploreremo il mondo del cartone ondulato, analizzando ciò che è, come viene utilizzato e quali sono i suoi vantaggi.
Ma come viene utilizzato il cartone ondulato? Questo materiale trova impiego in molteplici settori, tra cui il food, il fashion, l’elettronica e molti altri come alternativa alla plastica.
Grazie alla sua leggerezza e alla sua resistenza, partendo per un classe 2 da g/mq 125 fino ad arrivare ad un classe 06 da g/mq 440; il cartone ondulato è particolarmente adatto per la realizzazione di scatole, imballaggi, espositori e molti altri prodotti per il packaging.
Cosa si intende per cartone ondulato
Il cartone ondulato è un materiale composito costituito da uno o più fogli di carta ondulata e uno o più fogli di carta piatta. È spesso utilizzato per la realizzazione di scatole, imballaggi e contenitori per il trasporto e la conservazione di merci di vario tipo, soprattutto per proteggere prodotti delicati.
La composizione, nello specifico, prevede una serie di strati di carta ondulata, chiamati “fluting“, incollati tra due strati di carta piatta, chiamati “liner“. Il numero di strati di fluting e liner utilizzati varia a seconda dell’applicazione e delle esigenze del prodotto finale.
Sul mercato al momento troviamo tre tipologie di cartone ondulato, quelle che meglio si prestano all’imballaggio, al trasporto e allo stoccaggio delle merci:
- mono onda od onda semplice;
- doppia onda;
- tripla onda.
Aumentando l’onda, cresce la resistenza del materiale. I cartoni in tripla onda, infatti, si utilizzano solo in casi molto particolari, data la loro rigidità. Esistono specifici criteri per classificare una tipologia di cartone ondulato e sono:
- Grammatura: il peso al metro quadrato del cartone;
- Spessore;
- Edge Crush Test (ECT): una prova di compressione che misura lo sforzo necessario a deformare il cartone, in modo da valutarne la resistenza;
- Resistenza allo scoppio: una prova di perforazione che misura la resistenza alla rottura del cartone;
- Box Compression Test (BCT): una prova di compressione verticale che misura quanti chilogrammi può reggere una scatola prima di schiacciarsi;
- Assorbimento d’acqua (COBB): misura quanta acqua distillata viene assorbita dal cartone in un determinato intervallo di tempo.[1]
Come è fatto il cartone ondulato
I fogli di cartone ondulato sono realizzati attraverso un processo di laminazione che prevede l’utilizzo di una macchina detta “ondulatrice”. Quest’ultima crea una serie di onde sulla superficie del foglio di carta piatta, creando così la tipica ondulazione. Le onde sono in grado di assorbire gli urti e gli shock, fornendo una maggiore protezione alla merce contenuta nell’imballaggio.
Un altro metodo utilizzato per produrre il cartone ondulato è il processo di corrugazione, durante il quale una lastra di carta viene alimentata attraverso una macchina corrugatrice, dove viene pressata contro una serie di rulli ondulati per creare l’ondulazione centrale. I due strati esterni piatti vengono quindi incollati ai lati dell’ondulazione centrale per formare un unico foglio di cartone ondulato.
Cartone ondulato caratteristiche
Le caratteristiche principali del cartone ondulato includono la sua leggerezza, la sua flessibilità e la sua capacità di proteggere i prodotti da eventuali danni durante il trasporto o la spedizione. Grazie alla sua struttura a strati multipli, le scatole di cartone ondulato possono sopportare una notevole quantità di pressione e impatto, prevenendo danni ai prodotti imballati all’interno.
Un esempio è il portabottiglie di cartone ondulato, realizzato e progettato per proteggere bottiglie di vino, birra o altre bevande durante il loro trasporto e stoccaggio. Il portabottiglie ondulato è solitamente costituito da una scatola rettangolare con divisori interni per separare e proteggere le bottiglie da eventuali urti o vibrazioni.
L’imballaggio in cartone ondulato risulta un materiale molto economico, facile da produrre e riciclabile. Questo lo rende una scelta ideale per le aziende che cercano soluzioni economiche ed eco-sostenibili per i loro imballaggi.
Quali sono gli utilizzi del cartone ondulato
Il cartone ondulato è un tipo di carta utilizzato principalmente per produrre scatole e imballaggi, grazie soprattutto all’ondulazione centrale del cartone, che conferisce resistenza e flessibilità al materiale.
Ci sono molti fattori che possono influenzare le proprietà del cartone ondulato, come il tipo di carta utilizzata, la dimensione dell’ondulazione e la densità del materiale. La scelta di questi fattori dipende dalle esigenze dell’applicazione specifica.
Il cartone ondulato per imballaggi è un materiale molto versatile e resistente, in grado di adattarsi a molteplici esigenze. Può essere utilizzato sia per imballaggi di piccole dimensioni, come ad esempio per il trasporto di prodotti alimentari, sia per imballaggi di grandi dimensioni, come ad esempio per il trasporto di macchinari pesanti.
I cartoni ondulati vengono, pertanto, prodotti in una vasta gamma di spessori e densità, che consentono di personalizzare il materiale. Per esempio, il cartone ondulato ad alta densità è ideale per la produzione di scatole pesanti, mentre quello a bassa densità è più indicato per prodotti leggeri.
Infine, il cartone ondulato può essere stampato e personalizzato in molti modi diversi, offrendo un’ampia gamma di opzioni per le aziende che desiderano creare imballaggi personalizzati che riflettano il loro marchio e la loro immagine aziendale.
[1] fonte: https://www.comieco.org/carta-e-cartone/Carte-ed-Eventuali/cartone-ondulato-imballaggi/
